domenica 20 gennaio 2013

Appuntamenti

Lui: "Un succo di pomodoro".
Bionda: "Non l'abbiamo... "
Io: "Niente Bloody Mary in questo bar".
Lei: "E cos'è questo Blady Meiri?"
Io: "Un cocktail che si fa con il succo di pomodoro... "
Lei: "Ah, quindi ha lavorato come barista?"
"... "
"... "
"... "
"La giornata comincia bene", commenta Blonde quando la coppia se l'è svignata.
A proposito di inizi: buon anno a tutti. Avete passato un buon Capodanno? Io sì, grazie. Ho lavorato, scopato con un tizio e lavorato di nuovo, procurandomi una serie di commenti velenosi da parte della Vecchia perché non mi sono presentata precisamente sobria. 
Cose che capitano.
Ah, il tizio: conosciuto al Crash, si chiama Matthew. 
"E' il terzo Matthew della mia vita", dico alla Rossa.
"Dunque d'ora in poi lo chiameremo Matthew the 3rd, per riconoscerlo", risponde lei.
Ha sempre idee brillanti, Red.
Ma passiamo oltre.
Da un paio di settimane a questa parte ho adocchiato un cliente. Mike. 
"Lo chiameremo Bollore", dice Red. E' che è veramente sexy, e tutte noi siamo d'accordo.
E insomma, scopro che Mike Bollore è amico di Alex. 
"Chiedi ad Alex di combinarti un appuntamento", dice Made.
"No", rispondo.
Sguardo sconcertato. 
Rewind: mesi fa ho scopato con Alex. Mi ha confessato di essere impegnato. Ho risposto che non me ne fregava niente. Mi ha confessato il suo amore. Gli ho gentilmente chiesto di cancellare il mio numero.
Non posso pretendere che sia disposto ad intercedere per me.
E invece intercede, e in men che non si dica mi ritrovo il numero di Bollore in rubrica.
Rientro a casa e mi piazzo in camera di Sorella.
"Che gli scrivo?"
Il pettine si inceppa su un nodo e Sorella sbuffa.
"Questo balsamo non vale un cazzo".
Si guarda allo specchio.
Mi fisso anch'io sul suo riflesso.
A me questo balsamo piace.
"Concisa e diretta", dice.
Ciao, sono Vanessa del bar, scrivo e leggo ad alta voce.
Fine.
No.
Esagerata.
Non hai espresso un concetto che sia uno.
Sei proprio bello, perciò...
"Non farmi ridere", dice Sorella.
Sei un fico della Madonna, perciò... 
Sguardo schifato.
Al bar ti chiamiamo Bollore, perciò... 
"Patetica".
Voglio scoparti.
"Un po' troppo diretta, direi".
La sincerità non è più apprezzata, oggigiorno.
Alex mi ha dato il tuo numero... Spero non ti dispiaccia - faccinasorridente.
"Può andare", dice Sorella.
Attendo. Sorrido al riflesso di Sorella che attenta alla vita di una ciocca tramite uso indiscriminato della piastra. Attendo. Canto sottovoce un pezzo dei Doors. 
"Non risponde", dico.
Non sono brava ad aspettare.
"Sono passati due minuti".
"Io in due minuti mando almeno dieci messaggi".
"Vane... "
"Eh".
"Niente sesso al primo appuntamento".
"Eh?"
"N-I-E-N-T-E-S-E-S-S-O. Baci sì, ma niente di più".
Cazzo.
"E perché?"
"Perché farsi desiderare è l'arma migliore, credimi".
Qualche sabato fa Tyler mi ha detto la stessa cosa. Forse dovrei rifletterci un po' su.
"Vedremo", dico.
Il cellulare trilla: un sms. Guardo... E' lui!
Lui che si dichiara assolutamente non dispiaciuto e che propone una birra.
Bene. 

E' domenica mattina, lavoro. Volgo le spalle al bancone mentre impacchetto un paio di cornetti. Ho le mani talmente congelate che potrei metterci tutta la giornata. 
Un minuto e un paio di imprecazioni dopo finisco e mi giro e... c'è lui. Mike Bollore in tutta la sua biondezza. Divento rossa come un peperone. Idiota. Idiota. Idiota.
"Ciao", dico.
"Ciao", dice lui.
Consegno il pacchetto alla cliente, che suppongo abbia deciso di non tornare mai più in questo bar per non rischiare di invecchiarci dentro, e sorrido. Idiota. Sembri proprio un'idiota.
"Come va?", chiede.
"Eh... Un po' assonnata ma bene. A te?"
"Bene bene".
Credo sia la prima volta che parliamo. 
Blonde ammicca da un angolo. Red, alle prese con caffè e cappuccini, non si accorge di niente. Made non l'ha mai visto, dunque mi sembra giusto e doveroso informarla mentre Blonde lo ragguaglia sul contenuto dei cornetti rimasti.
"E' lui".
"Cariiino".
"Visto?"
"Sì sì, assolutamente aggiudicato".
Torno sui miei passi. Schivo la Vecchia, stranamente di buon umore. Raggiungo il mio bello e sorrido e sto per dirgli qualcosa, non ricordo nemmeno cosa, evidentemente non qualcosa di così intelligente quindi forse dovrei ringraziare la Vecchia, e insomma sto per dire qualcosa di probabilmente stupido e di cui mi pentirò non appena Bollore se la svignerà quando la Vecchia, per l'appunto, guarda verso di noi e dice: "Oh, ma è carino!!!"
Solo che, quando si tratta di lei, dire non è il verbo adatto.
Urlare, forse.
Gridare.
Strepitare.
Sbraitare.
Strillare.
Insomma la frase risuona per tutto il locale e rimbomba tra le pareti affinché ogni singola creatura al momento presente abbia la possibilità di sentire e comprendere e ghignare sotto i baffi per la figura di merda che la barista, ovvero io, ha appena subito.
La trascrizione corretta sarebbe questa, in effetti: "OH, MA è CARIHNO!", con tanto di tradizionale alitata in mezzo alla parola.
Il tempo si arresta, e riparte subito dopo. Io sto ancora sorridendo, ed è con disinvolta nonchalance che dico: "E insomma oggi che fai?"
La speranza è che Bollore sia l'unico, nel raggio di un chilometro e mezzo, a non aver udito il commento quantomai inopportuno della strega. Solo che sta ridacchiando. Chiaro segno. Stupida vecchia.
Parliamo altri due minuti, poi mille persone decidono di consumare la colazione al bancone e occupano il 99,9% dello spazio disponibile, dunque Mike mi saluta e se ne va. Che vi andassero di traverso i cornetti, stronzi irrispettosi. Blonde intercetta il pensiero e annuisce.
"E' un bello spettacolo di prima mattina", commenta.
Come darle torto.

Continua... 



Io e lui nella mia mente




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