giovedì 15 novembre 2012

Mercoledì

CRASH

No, non mi sono schiantata da qualche parte: Crash è il nome del bar che frequento come cliente, e non come barista. Principalmente meta di pazzi scatenati, dunque non potevo proprio mancare.
"Il mio cappuccino", chiedo al Franz.
Perché io ho un cappuccino: bollente ai limiti dell'autocombustione.
Sono la classica cliente rompicazzo ma, diamine, devo pur prendermi le mie rivincite.
"Prego", dice Franz, e mi avvicina la tazza in ebollizione.
Entra Spike, il mio trombamico.
"Stasera ti aspetto", dichiara.
Non una domanda: un'affermazione..
Bevo il mio cappuccio da ustione di quarto grado.
Lecco il cucchiaino guardando Spike con aria maliziosa: ok, stasera aspettami.
Entra James, il mio trombamico.
Saluto casto su una guancia, ma solo perché per l'opinione pubblica è fidanzato.
Entra Anthony, il mio trombamico.
La situazione comincia a farsi pesante, anche se tutti e tre sanno di tutti e tre.
Saluto casto su una guancia, fidanzato anche lui e blablabla.
E' che li ho conosciuti tutti qui e in realtà, per dirla tutta, quand'ho cominciato a frequentare il Crash avevo un altro obiettivo: scopare Franz, uno dei proprietari. Ma mi è andata male, così mi sono accontentata della clientela.
Puttana! urla una voce nella mia testa.
Per l'esattezza, mi rispondo.
Ah, che meraviglia la vita da single.

LAVORO

"Cambiamo musica".
"Eh?"
"Metto un cd".
Mi avvicino di soppiatto alla radio e penetro il lettore con una compilation di mia fabbricazione. La Vecchia fa le parole crociate, non nota nulla.
"Che roba è?", chiede la Bionda. 
Un'altra collega, un po' smorta rispetto alla Rossa (sempre nel mio cuore) ma pur sempre simpatica.
"Rock".
"Ah bene! Ligabue è il mio cantante preferito!"
"Uhm no... Parlo di altra roba, io".
Sunshine of your love, Cream.
Il mio cuore si riempie di amore.
"Cosa c'è in quel panino?"
Guardo, e ci sono almeno quindici panini.
"Quale, scusi?"
"Quello a destra".
"La mia destra o la sua?"
"Quello con la forma strana".
"... "
"Rettangolare".
"Il toast?"
"No, l'altro".
"Forma strana... Mi viene in mente solo il triangolo, e dentro c'è... "
"No no, intendo l'altro, quello a destra".
Sto cominciando a perdere la pazienza.
"Non ci sono panini rettangolari, signore".
"Infatti non è proprio rettangolare, ma non mi viene il termine".
Rainbow in the dark, Rainbow.
Dio aiutami.
"Io qui vedo solo sandwich", esasperata.
"Infatti è un sandwich".
"E da quando i sandwich sono rettangolari?!"
"Forse perché pensavo al fagotto... "
"Eh, ma di fagotti io non ne vedo, essendo finiti".
"Ha ragione. Mi dia la piadina allora, va'".
Conto fino a dieci. Scaldo la piadina.
"Tyler ti ha chiamato, poi?"
"Non è il momento", rispondo alla Bionda.
Highway star, Deep Purple. Direttamente dal Made in Japan. Comincio a tranquillizzarmi.
Certe persone dovrebbero veramente sotterrarsi, a mio parere.
"Cosa c'è nella meringa?", chiede una vecchietta.
"Panna".
"E?"
"Solo panna".
"Ah. Ha l'aria così rigonfia".
Forse perché c'è la panna.
18 and life, Skid Row. Parte in automatico la fantasia erotica con il Sebastian Bach dell'epoca (fico assoluto).
"Una pizza con le patate".
Ne afferro una a caso.
"No no, non quella. Quella", e indica nel mucchio spiaccicando un dito sporco contro il vetro.
Ne afferro un'altra.
"No, quella dietro. Scusi sa, ma ha più patate".
Ma come cazzo fai a saperlo se era dietro?
Roba da pazzi.
Unconfortably numb, Pink Floyd. 
"Niente Ligabue, sorella", dico alla Bionda.
"Strano che la Vecchia non abbia già sbroccato", risponde. 
"Magari da giovane era una groupie".
La guardiamo: no.
Locomotive, Guns n' Roses, e subito dopo la versione di Hush dei Gotthard. Orgasmo in avvicinamento.
"Una Tennent's", chiede un tizio in chiodo e stivali.
"Metti la musica giusta e arrivano i clienti giusti", faccio notare alla Bionda.
"Alla salute", dice il tizio.
"Comunque no, Tyler non ha chiamato".
'Fanculo: quasi quasi me la faccio anch'io una Tennent's.
La Bionda intercetta i miei pensieri e mi dissuade. Brava ragazza, lei.
I was made for loving you, Kiss.
Immigrant song, i meravigliosi Zeppelin.
Pulisco la macchina del caffè duettando con Plant.
E poi... 
Back in black, AC/DC.
Penso: Forse questa è esager... 
"CHE ROBA AVETE MESSO ALLA RADIO???", ruggisce prevedibilmente la Vecchia.
Se non altro, metà giornata me la sono fatta con alcuni dei grandi amori della mia vita.
Bicchiere mezzo pieno, Vanessa, e si torna a Ligabue.


SESSO

"Chi ti ha fatto questi lividi?", chiede Spike.
Sono piegata a novanta gradi, culo per aria e gomiti poggiati sulla cassettiera di camera sua. I nostri sguardi riflessi allo specchio si incrociano. Si riferisce chiaramente ai lividi che ho sul sedere.
"Tyler", rispondo.
Maledetto Tyler.
"E questi?"
Si riferisce chiaramente a quelli sulle cosce.
"Chris... credo".
Un altro pugile. 
"E questo?"
Spike non parla mai quando scopiamo. Qualcosa non va.
"Quello sul fianco? Tu!"
"Ah, ecco. Non riconoscevo la mia opera!"
Mi trasporta sul letto e mi lecca con sapienza fino all'orgasmo. 
Il numero uno, Spike.
"Il mio livido è il più bello", dice poco prima di venirmi sulle tette.
Raccolgo un po' di sperma col dito e lo assaggio, una mia abitudine.
"Non è che mi diventi geloso, eh, Spike?"
"Accendimi la sigaretta", cambia discorso.
Merda, penso.
"Vado a casa", dico.
Ed eccomi qui.
Buonanotte, miei cari.








7 commenti:

  1. Hai il dono di farmi divertire di prima mattina...
    Un bacio cara :-)

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  2. Raro..... veramente raro che un uomo non brami il possesso...
    un conto è una scopata e via... e ci sta che non subentra la gelosia (possesso lo chiamo io).. ma se la cosa inizia ad esser una sorta di routine, anche se saltuaria... la gelosia arriva, magari leggera.... magari velata.... Se ti dice bene (raro tra uomini) subentra la competizione a chi fa meglio... e li ti diverti tu ;)

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  3. Vedremo, vedremo.
    Effettivamente sarebbe interessante divenire oggetto di una competizione fra maschi. Anche se è raro, come dici tu: mi sono trovata spesso in situazioni simili (seduta a un tavolino con tre o quattro uomini che si conoscono e con cui ho scopato), ma nessuno ha mai reclamato il mio possesso o accennato in alcun modo alle proprie superiori capacità.
    Tra donne, ci saremmo sicuramente scannate.
    Un massacro in piena regola, con tanto di scalpi volanti e arti sparpagliati come foglie al vento.
    Fortuna che frequento poche femmine, io XD

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  4. Volevo scriverti qualcosa in privato e che riguarda i tuoi scritti, ma non trovo un indirizzo mail nei tuoi dati... trovi la mia nel mio profilo del blog. Scrivimi.
    A presto

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  5. Su facebook ho letto uno spezzone di uno dei tuoi scritti... ora dipende se sei tu con un nick diverso, oppure se ti hanno copiata...
    Volevo solo avvertirti di questo
    Baci

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  6. Uhm no, non sono io dal momento che non mi sono mai iscritta a FB né come Vanessa Kane né in nessun altro modo.
    Ciò è molto interessante.
    Puoi indicarmi il/la fellone/a?
    Tra l'altro ti ho appena scritto una mail :)

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